Le Défi è una performance che unisce la suggestione simbolica della parola, all'arte del movimento corporeo, in un concerto emozionale.
Distanze – Confini 2022
Riflessione, distanza, smarrimento, solitudine, confini materiali e mentali da dover superare. Un passaggio obbligato per poter avanzare nel cammino oltre la nostra mente, aldilà dell'Io.
Il racconto di Ate – 2019
Il Racconto di Ate è uno spettacolo che unisce la rappresentazione della vita all’arte corporea del teatrodanza. Sette interpreti, smarriti in uno spazio virtuale, raccontano la vita in ogni sua sfaccettatura.
La Marionetta – 2018
Questa è la storia di una marionetta stanca di essere succube del suo burattinaio e desiderosa di vivere una nuova avventura: quella di poter trasformare il suo corpo legnoso e anonimo in un'anima giocosa e sensuale.
Turandot – 2017
Performance di danza contemporanea creata nel 2016 e presentata nel suggestivo scenario del Campidoglio a luglio del 2017.
Elpis – 2016
Cinque interpreti narrano il difficile racconto dell'esistenza, che vede come testimone un frammento di asteroide, metafora utilizzata per esprimere il loro percorso evolutivo.
Sospensioni – 2015
Sospensioni è uno spettacolo polifonico sull’amore e le sue sfumature, incarnato da 8 personaggi tra danzatori, interpreti e attori.
Pietre – 2013-2014
Un’originalissima interpretazione delle miserie dell’Olocausto attraverso quadri coreografici di straordinario impatto che uniscono la forza di danza contemporanea, teatro danza, videoproiezioni e recitazione.
Frame – 2011
Performance polifonica in cui danza, fotografia e video mostrano lo scontro tra progresso e tradizione, tecnologia e umanità, macchina ed emozione.
Dal segno al movimento – 2010
In occasione del venticinquennale della Compagnia Interpretazione Danza, un evento culturale poliartistico che propone fotogrammi di teatro danza, fotografia, e video, vivificati dai 60 abiti di scena ideati da Suzanne Genest.
Incontri – 2008-2009
Dedicato alla difficoltà degli incontri e alla sua salvifica risoluzione, questo spettacolo vede i personaggi danzare in un labirinto che è un dedalo dell’anima prima che dello spazio.
Inmagen – 2007
Spettacolo - Teatro Sala Uno - Roma Spettacolo che unisce la suggestione simbolica delle immagini all’arte corporea della danza. Sei coreografie, sette danzatrici e uno schermo raccontano le stesse emozioni, in un’armonia globale di senso e d’atmosfera.
Spazio Libero – 2006
Tra le mura ciclopiche dell’Antro delle Sorti a Palestrina, si svolge uno spettacolo poliedrico e libero di osare, dove a coreografie intense e austere si affiancano composizioni giocose e irriverenti, uno spazio libero per la danza e la sua vitalità.
Time Out – 2005
Nell’Antro delle Sorti di Palestrina, una coreografia briosa, giocata tutta sulla gioia del movimento e sul "no-sense" come forma di racconto delle emozioni della danza.
Linee di Trasformazione – 2004
Lo spettacolo è composto da due coreografie. Passaggio: Un personaggio stretto nel lento tempo della sua sofferenza, attende che il nuovo sé irrompa sulla scena, forte e consapevole. Mutazione: L'uomo animale elabora nuove necessità e la sua voglia di conoscenza lo condurrà a esaltare la sua interiorità, finalmente libera.
Quarta Dimensione – 2003
Una suggestiva fusione tra danza, scultura e musica nella cornice esclusiva di Palazzo Barberini a Roma. Spettacolo itinerante: il pubblico attraversa diverse sale del palazzo dove prendono vita quadri coreografici di grande bellezza e intensità.
Archè – 2002
Nel chiostro di Palazzo Barberini, danza contemporanea e interpretazione si fondono in una coreografia ispirata alla forza primigenia che domina il mondo.
Maddalena e gli Empi – 2001
Presentata nella Basilica di S. Maria degli Angeli a Roma in occasione dell’Evento Mondiale sui Temi Sacri, la coreografia è dedicata al personaggio della Maddalena.
Il Muro – 2000
Al Teatro Greco di Roma, uno spettacolo di lotta e speranza. Un gruppo di interpreti combatte per la sopravvivenza sopra un muro che ricorda quello di Berlino ma che rappresenta i limiti e le sfide che ogni uomo si trova ad affrontare nella vita.
Percorso Finale – 1999
Spiritualità e danza contemporanea. L’opera vince il Festival Internazionale per la Danza e il premio al Concorso Mondiale di Danza e Coreografia su Temi Sacri.
Berlin Nacht – 1998
Al Teatro Greco di Roma, il gioco di seduzione ironica di un gruppo d’interpreti scanzonati, nell’atmosfera notturna di un locale tedesco degli anni Venti.
Hey tu…femme! – 1997
Opera concettualmente originale e felice connubio tra avanguardia e tradizione, lo spettacolo si ispira ai grandi temi del femminile come la seduzione e la maternità. Nello stesso anno riceve il Premio Danza Sì per l’originalità coreografica e teatrale.
Vespri Siciliani – 1996
Coreografia storica per il documentario del regista Antonio Bido, presentata a Bruxelles e premiata ai festival cinematografici di Budapest, Bucarest, Berlino e Sofia.
Aminta – 1995
Coreografia creata in occasione della ricorrenza del IV centenario della morte del Tasso, tenutasi presso il Palazzo delle Esposizioni in Via Nazionale a Roma.
Il Pozzo – 1994
Il viaggio dell’uomo attraverso le emozioni fondamentali dell’esistenza, in un percorso che parte dal carnale per elevarsi allo spirituale. Dopo il debutto a Roma, grande consenso di pubblico e di critica nell’Anfiteatro Romano di Minturno.
Memoria di ghiaccio – 1993
Nella prestigiosa cornice di Palazzo Barberini, un personaggio solitario danza la sua impossibilità di ricordare e quindi conservare la memoria della sua vita.
Quadri in movimento – 1992
Patrocinato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, questo spettacolo fonde pittura e teatro danza in un’opera visiva originalissima, che unisce le emozioni suscitate dalla visione statica del dipinto al dinamismo coreografico.
Oltre il limite – 1991
La ricerca artistica nell’ambito del teatro sperimentale degli anni precedenti confluisce in uno spettacolo innovativo, un saggio sulla follia che sonda i limiti della normalità. Vince il Concorso internazionale per la danza “Beato Angelico”.
Solitudine – 1990
Un danzatore, un palcoscenico e l’emozione di una coreografia che interpreta la solitudine come condizione naturale dell’essere umano.
Edipo – 1989
Il teatro danza incontra la tragedia nei potenti episodi della cacciata di Giocasta dal popolo e l’accecamento di Edipo. In tournée nei teatri di varie città italiane tra cui Perugia, Assisi, Narni e Montepulciano.
Desideri e inibizioni – 1988
Al Teatro dell'Orologio di Roma, questa coreografia porta in scena le istanze freudiane di Es e Super-io, investigando i confini dell’erotismo e della trasgressione.
Amore – 1987
Isolati in due bolle trasparenti, nudi di fronte ai sentimenti, due personaggi interpretano l’incomunicabilità degli umani e la difficoltà di incontrarsi nell’amore.
Magia – 1986
Intensità, mistero e suggestioni esotiche per una coreografia di grande impatto e forte originalità espressiva nella cornice del Teatro dell’Orologio di Roma.
Follia – 1985
La prima coreografia della Compagnia Interpretazione Danza debutta al Teatro Centrale di Roma e rappresenta la follia come ‘solitudine nella moltitudine’.